Minguzzi Andrea

di Antonio e Bedeschi Giovanna

Nato in Alfonsine il 24 maggio 1890

Repubblicano

Minguzzi_AndreaResidente in Francia, non si sa da quando. Andrea abita nella regione parigina, a Sartrouville. In questa località, quale combattente reduce della prima guerra mondiale, è membro della locale Sezione dell’Associazione franco-italiana ex-combattenti. Si reca in Spagna tra i primissimi volontari antifranchisti
italiani nell’agosto del 1936. Il 23 dello stesso mese si trova sul fronte aragonese inquadrato nel Gruppo mitraglieri, con funzioni di comando, della Sezione Italiana della Colonna “Francisco Ascaso”, organizzata dalla CNT-FAI di Barcellona.

Il 28 agosto successivo combatte a Monte Pelato, in quello che Umberto Calosso definisce essere il primo scontro armato “legale” della Resistenza italiana.

Il volume “Garibaldini in Spagna”, pubblicato a Madrid nel 1937, descrive Minguzzi come un combattente prode e coraggioso, che rappresentò degnamente nella Sezione Italiana del ”F. Ascaso” la migliore tradizione risorgimentale del Partito Repubblicano Italiano. Si suppone che Andrea passi al Battaglione “Garibaldi” alla fine di ottobre del 1936. Il 14 febbraio del 1937 rimane ferito, anche se non gravemente, nel corso della battaglia del Jarama, nel settore di Arganda. Una pallottola gli ha scorticato il cuoio capelluto, costringendolo ad un periodo di degenza in ospedale. Quanto accadutogli non lo convince a indossare in seguito un elmo in combattimento!

Nel marzo del 1937 Andrea risulta trovarsi a Port-Bou in compagnia di Luigi Campolonghi, presidente dell’Unione Popolare Italiana (UPI), l’Associazione francese dei fuorusciti italiani. Nell’estate successiva è presente in Barcellona, quale rappresentante del PRI, in una riunione organizzativa del locale Consolato Italiano, allora diretto da Giaele Franchini Angeloni, rimasto vacante per la latitanza del precedente funzionario di nomina fascista.

Andrea Minguzzi presta la sua opera di combattente a favore della Repubblica Spagnola fino al settembre 1938, meritandosi sul campo il grado di tenente.
Dopo il suo rientro in Francia, l’unico dato che si può aggiungere è soltanto quello che riguarda la sua scomparsa avvenuta in Alfonsine il 5 ottobre 1954.

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