La Liberazione a Faenza: video e cerimonie per il 25 aprile Eventi a Ravenna

Domenica 25 aprile ricorre il 76esimo anniversario dalla Liberazione dell’occupazione nazifascista. Il Comune di Faenza e il Comitato Antifascista per la democrazia e la libertà hanno messo a punto un calendario di appuntamenti che per il secondo anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non prevedono la presenza di pubblico.

Si parte venerdì 23 aprile (ore 21) con il video sul soldato inglese John Brunt, capitano pluridecorato, morto a 22 anni nel corso della Campagna d’Italia e sepolto nel cimitero del Commonwealth di Faenza. Il video curato dallo storico locale Enzo Casadio sarà disponibile online sulla pagina Facebook del Comune di Faenza. Sabato 24 aprile (ore 21), sempre sulla pagina Facebook del Comune di Faenza, si potrà assistere al video curato da Franco Conti, presidente dell’associazione Ca’ di Malanca, sui partigiani Vittorio Bellenghi e Bruno Neri e sul Battaglione Ravenna. 

Domenica 25 aprile, il 76° della Liberazione inizia alle 9, nella Chiesa dei Ss. Agostino e Margherita, con la funzione religiosa celebrata da Mons. Mariano Faccani Pignatelli. A seguire la deposizione di corone nei diversi siti faentini dedicati ai caduti per la libertà. Alle 10, al Monumento della Resistenza, in viale Baccarini, alzabandiera, esecuzione dell’inno nazionale ed europeo, deposizione della corona in onore dei Caduti per la libertà con intervento del sindaco del Comune di Faenza, Massimo Isola (diretta Facebook sulla pagina del Comune di Faenza). Alle 10.30, al Faenza War Cemetery, in via Santa Lucia, un momento per onorare i caduti nel corso della Campagna d’Italia, in collaborazione con l’Associazione ‘Argylls Group Romagna’. Il video sarà visibile dalle 21 sulla pagina Facebook del Comune di Faenza. Alle 11.15, in Piazza del Popolo, alzabandiera, esecuzione dell’inno nazionale ed europeo con interventi del presidente del Consiglio comunale, Niccolò Bosi, del sindaco Massimo Isola, dello storico Enzo Casadio e del presidente dell’associazione Ca’ Malanca, Franco Conti (diretta Facebook sulla pagina del Comune di Faenza). Alle 20.45 si tiene la conferenza online organizzata dal Circolo Prometeo Arci Faenza “Il ruolo delle donne nella Resistenza” con Laura Orlandini (Online sulla pagina Facebook di Prometeo Arci Faenza

Come ogni anno il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza è impegnato nel ricordo, attraverso la musica, dell’anniversario del 25 aprile della Liberazione del nostro paese dal Nazifascismo. Quest’anno nasce la figurina dedicata al calciatore partigiano faentino Bruno Neri grazie a Figurine Forever. Sarà venduta a Faenza solo presso l’Edicola Ammirabile di fronte al Duomo.

Già omaggiato in occasione di Materiale Resistente 2.0 per ben tre edizioni con il Premio a lui dedicato e una canzone “Bruno Neri” scritta dalla band emiliana Gasparazzo, la figurina speciale del calciatore partigiano faentino di Bruno Neri – l’unico calciatore partigiano di Serie A morto sotto l’occupazione nazifascista all’Eremo di Gamogna – uscirà proprio il 25 aprile. La figurina è dedicata a Italina Tozzi, l’ultima vivente di Cà di Malanca, della Famiglia Tozzi che l’abitava e che ha ospitato e aiutato i Partigiani nella Lotta di Liberazione.

Chi era Bruno Neri? Bruno Neri è stato un ottimo calciatore, un uomo di grandi valori, un patriota. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, la sua carriera sportiva parte dalla città natale Faenza e prosegue con una breve apparizione al Livorno fino ai grandi club, la Fiorentina per 7 anni, il Torino per 3 anni, con un intermezzo alla Lucchese che nel 1936/37 militava in Serie A. Il periodo in Toscana è ricordato anche per le tre presenze in nazionale. Bruno Neri è celebre per una foto del 1931: in occasione dell’inaugurazione del nuovo stadio di Firenze è l’unico calciatore a non fare il saluto romano davanti ai gerarchi fascisti. Neri non era particolarmente impegnato in politica, forse non era nemmeno troppo interessato, ma la sua passione per l’arte e la poesia ben poco poteva avere a che fare con un regime autoritario.

La sua vicinanza agli ambienti antifascisti lo portò a partecipare alla lotta partigiana, come vice comandante della Brigata Ravenna, la sua passione per il calcio seppe resistere anche ai dolori ed orrori della guerra, tanto che Neri prese parte al campionato di Alta Italia del 1944 con la maglia del “suo” Faenza. Bruno Neri è morto il 10 luglio 1944, durante uno scontro a fuoco con i nazisti, nei pressi dell’Eremo di Gamogna sull’Appennino.

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