Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Il Presidente
IL PUNTO
N. 7 – 26 maggio 2021
- La situazione – L’ANPI, com’è noto, non dà giudizi sui governi in quanto tali, ma sulle dichiarazioni e sulle cose che fanno (o che non fanno). È questa la ragione per cui abbiamo apprezzato il discorso di Draghi il 25 aprile al museo Tasso di Roma, quando ha affermato che “non tutti gli italiani furono brava gente”, riferendosi agli anni della guerra ed alle responsabilità del fascismo, con un chiaro riferimento al titolo del saggio “Italiani brava gente?” in cui lo storico Angelo Del Boca diversi anni fa denunciò la barbarie dell’occupazione dell’Etiopia. Con lo stesso metro di giudizio occorre considerare tre questioni legate all’attualità politica: la proposta di una legge sullo ius soli, la proposta di una imposta sulle successioni per un valore superiore ai 5 milioni di euro, la proposta di proroga del blocco dei licenziamenti per i lavoratori delle aziende che usufruiscono della cassa integrazione. Queste tre proposte, pur riguardando argomenti diversi, rinviano tutte al tema della giustizia sociale. Davanti agli attacchi dei partiti di destra il presidente del Consiglio le ha respinte o ritirate. Per la cronaca, l’imposta di successione in Italia è una delle più basse fra i Paesi UE; per la storia nel 1923 Benito Mussolini la abolì del tutto. Sul blocco dei licenziamenti il presidente del Consiglio ha ceduto davanti alle reazioni francamente scomposte di Confindustria, con effetti pesanti e potenzialmente esplosivi nel momento in cui un altissimo numero di lavoratori dipendenti si troverà disoccupato. Tutto ciò conferma che c’è uno scontro politico all’interno del governo e che, quanto meno in questi tre casi, si è concluso in deficit per la giustizia sociale.
- Sul conflitto israelo-palestinese ha colpito molto negativamente la presenza e la solidarietà dei segretari o dei rappresentanti di quasi tutti i partiti alla manifestazione promossa dalla comunità ebraica romana al ghetto della Capitale a sostegno di Israele.
Nonostante qualche distinguo successivo, la cosa è apparsa come un’iniziativa di parte, perché non ha aiutato alla composizione dello scontro militare, non fa chiarezza sulla complessità della situazione e delle responsabilità, mette a fuoco la tragedia del popolo israeliano ma ignora del tutto la tragedia del popolo palestinese, non avanza alcuna proposta strategica per una soluzione equa e definitiva del conflitto.
- Forum e 2 giugno – Una importante novità: nasce il Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza, unite da una Carta di valori e di intenti e da un luogo comune e permanente di discussioni e decisioni, la prima delle quali è celebrare il 2 giugno insieme a livello nazionale con una iniziativa (ad inviti) al teatro L’Aquila di Roma alle ore 11. In quella circostanza, oltre a presentare pubblicamente il Forum, sarà lanciata la campagna nazionale per intitolare piazze, giardini, parchi e scuole a partigiane/i, antifasciste/i, internati militari e politici, tutte e tutti i combattenti per la libertà. L’iniziativa, proposta dall’ANPI, deve ovviamente vederci in prima fila. Sarà opportuno ovunque privilegiare le donne, per rendere omaggio ad un sacrificio ancora in gran parte non noto (basti pensare al numero di partigiane torturate e uccise). Le associazioni del Forum sono le seguenti: ANPI, AICVAS, ANED, ANEI, ANFIM, ANPC, ANPPIA, ANRP, FIAP, FIVL.
- Conflitto israelo-palestinese – Otto fra i più importanti sindacati e associazioni italiane (CGIL, CISL, UIL, ANPI, ACLI, ARCI, LIBERA, LEGAMBIENTE) hanno inviato una lettera a firma dei segretari generali o dei presidenti ai segretari di tutti i partiti (tranne Lega e Fratelli d’Italia) in cui, con ampie motivazioni, si sosteneva che, se l’unica ragionevole soluzione possibile è quella dei “due popoli in due Stati” (come prescritto dagli accordi di Oslo del 1993), dato che lo Stato israeliano è riconosciuto ma lo Stato palestinese non lo è ancora, occorra un impegno delle forze politiche affinché il governo italiano e i governi dei Paesi europei provvedano a tale riconoscimento.
Lunedì 24 maggio abbiamo promosso una conferenza stampa nazionale sul tema. Si stanno svolgendo in questi giorni incontri con i segretari di alcuni partiti per discutere del tema. Abbiamo inviato ai presidenti provinciali e ai coordinatori regionali una lettera in cui sollecitiamo un’iniziativa verso i sindaci affinché anche loro si attivino nella direzione del riconoscimento dello Stato di Palestina. Il taglio dell’iniziativa assunta è unitario, equilibrato e corretto, perché rispetta il diritto all’esistenza ed alla sicurezza di Israele e i medesimi diritti dei palestinesi. Assieme, non ignora l’asimmetria fra gli occupanti e gli occupati. Auspico uno specifico impegno su questo tema nelle città e nei comuni, con specifico riferimento alle grandi città.
- Campagna precongressuale – Stiamo per partire con la campagna precongressuale, cioè un programma di riunioni regionali e a seguito provinciali su Zoom, in cui analizzare il documento congressuale alla luce della crisi italiana e della questione sociale. Sarà bene che queste riunioni siano seguite da specifici incontri con le forze dell’associazionismo, del volontariato e del mondo del lavoro. Il documento congressuale è online (https://www.anpi.it/media/uploads/files/2021/05/ESE_OPUSCOLO_A5_WEB.pdf) ed è in stampa. È pronto inoltre il volumetto “Essere ANPI” con cenni storici e le regole essenziali della vita interna dell’Associazione.
- 6 giugno – Come già segnalato sul numero precedente di questa newsletter, è il compleanno dell’Anpi, nata quel giorno del 44. Il 6 giugno di quest’anno è domenica, una bella giornata dove invitiamo a fare una altrettanto bella festa del tesseramento, per quanto possibile con le note limitazioni, e bene sarebbe una opportuna bicchierata via Zoom collegando la grande parte dei provinciali alle ore 12.
- Fascisti – C’è un intensificarsi delle attività propriamente neofasciste. È prevista il 29 maggio una manifestazione nazionale di CasaPound a Roma nonostante abbiamo richiesto assieme a tante altre forze che venga vietata. Vedremo che succede nelle prossime ore. È molto intensa l’attività di autopromozione di Fratelli d’Italia, partito non propriamente fascista ma legato a doppio filo a quella storia e a quella cultura. Le nostre bravissime compagne e compagni di Messina, di concerto col nazionale, hanno fatto saltare un’incredibile iniziativa delle autorità scolastiche di una scuola superiore, l’Istituto tecnico-economico statale «Antonio Maria Jaci», che avevano organizzato una sorta di lezione-incontro con Giorgia Meloni, promossa, a suo dire, a sua insaputa.