Care compagne e cari compagni,
il precipitare della crisi di governo, le sue particolarissime dinamiche e la convocazione delle elezioni anticipate per il 25 settembre confermano e aggravano la forte preoccupazione espressa dal Comitato nazionale nell’ordine del giorno del 16 luglio (in allegato) su tre emergenze: la pandemia, la guerra, la drammatica crisi sociale.
Ci aspetta, come tutti riconoscono, un autunno di pesanti tensioni sociali in uno scenario di pericoli per la tenuta della democrazia costituzionale nel nostro Paese. In questa grave situazione pensiamo che occorra tenere fermissima la rotta unitaria dell’ANPI in tre direzioni:
1) un lavoro che unisca localmente le forze sociali antifasciste in un fronte comune a difesa della democrazia, delle libertà e dell’uguaglianza, dei diritti civili e sociali, della legalità, della pace.
2) la richiesta di una politica economica che favorisca il rilancio delle attività produttive e intervenga per una reale opera di redistribuzione strutturale, contro le povertà, a difesa di salari e pensioni.
3) un ruolo di “guardiani della Costituzione” in particolare contro i rischi di presidenzialismo o addirittura di stravolgimento della Carta attraverso l’indizione di una nuova assemblea costituente.
E’ bene che vada avanti la campagna per l’appello alla UE, sottoscritto dall’ANPI, dall’ARCI, dal Movimento Europeo, da Marco Tarquinio direttore dell’Avvenire, dalla Rete per la pace e il disarmo, per l’apertura di una fase negoziale fra Russia e Ucraina. A questo fine sottolineiamo la scadenza del 25 luglio, giornata della pastasciutta antifascista, affinché vengano propagandate e diffuse le ragioni dell’appello.
Ricordiamo in ultimo che, come costume dell’ANPI, in campagna elettorale l’Associazione non sostiene né partiti, né coalizioni, né tantomeno singoli candidati, ma propone le ragioni, oggi quanto mai attuali e necessarie, di un voto antifascista.