I diritti delle cittadine e dei cittadini rispetto agli orientamenti sessuali non sono né di destra né di sinistra, sono questione di principio e pratica che riguarda tutte e tutti.
Mai dovrebbero diventare trofei di una propaganda furba, politica e ideologica.
Strumentale la posizione della presidente Casellati di concedere il voto segreto sul non passaggio degli articoli del Ddl Zan.
Ognuno ha diritto di sapere cosa vota colui che in Parlamento “rappresenta il popolo”.
Ignobili e indegni sono stati i cori da stadio e gli applausi, dopo il voto, di una destra omofoba e razzista, e di opportunisti vari che credono di aver vinto.
L’Italia e i diritti hanno certamente preso un colpo, ma la battaglia andrà avanti comunque. Le forze democratiche politiche, parlamentari, sociali, e la parte più consapevole della società civile hanno dimostrato che il tempo è galantuomo, anche quando alcune battaglie sembravano perse. Sarà così anche per questa battaglia di civiltà.
ANPI PROVINCIALE RAVENNA