Compleanno Anpi: 2006, L’ANNO DELLA SVOLTA

Andrea Liparoto – patriaindipendente.it 13-06-2019

Oggi l’associazione è aperta a tutti gli antifascisti, oltre che ai partigiani. Ma come, quando e perché fu assunta questa decisione? Fu al congresso nazionale di Chianciano nel 2006 in base alla relazione di Raimondo Ricci, allora vicepresidente nazionale

Il 2006 è l’anno della svolta per l’Anpi.

Nel corso, infatti, del Congresso nazionale che si tenne a Chianciano Terme nei giorni 24, 25 e 26 febbraio, fu approvata la modifica statutaria che consente anche ai non combattenti di iscriversi all’Associazione.

Una decisione che con antico e ben meditato senso di responsabilità le partigiane e i partigiani hanno assunto per permettere all’Anpi di continuare a vivere, e quindi proseguire la sua missione di memoria attiva, anche in quel futuro ineluttabile che vedrà la scomparsa di tutti i combattenti per la libertà.

Protagonisti del lavoro di elaborazione del testo della modifica, oltreché motori del dibattito, furono tre illustri e infaticabili dirigenti nazionali: Tino Casali, Gianfranco Maris e Raimondo Ricci.

Proprio di quest’ultimo (che fu Presidente nazionale dal 2009 al 2011) riproduciamo di seguito, integralmente, la relazione che non solo illustrava le motivazioni e i passaggi da compiere per la svolta ma forniva anche un quadro dell’attualità politica comparato alla lotta partigiana e all’impegno costituente.

Ci è parso il modo più utile per far ben comprendere al lettore la portata storica della vicenda ma anche per rendere omaggio ad una figura di primo piano dell’Anpi. Il Congresso di Chianciano pose, dunque, le basi per un ingresso operativo nell’Associazione, in piena continuità con gli ideali e i principi della Resistenza, degli antifascisti.

Il “battesimo” si realizzò di fatto nel giugno 2008 con la prima Festa nazionale a Casa Cervi che fu interamente organizzata da un gruppo di ragazze e ragazzi con la supervisione – mai invadente ma esclusivamente caratterizzata da suggerimenti di provatissima saggezza – dei componenti della Presidenza nazionale Anpi, in particolare di Armando Cossutta.

Uno straordinario successo di partecipazione e di visibilità di cui ancor oggi molti serbano un ricordo limpido ed emozionato.

Quindi, con la conferenza nazionale di organizzazione del 2009 (Chianciano Terme 26/28 giugno) che vide la preziosa e navigata regia del mai dimenticato Luciano Guerzoni, l’Associazione avviò una stagione – grazie all’apporto decisivo dei non partigiani – di radicamento in tutta Italia, in particolare nel sud. Oggi, grazie a quella vera e propria impresa, l’Anpi è presente e attiva in tutte le 110 province d’Italia.

Una storia che continua con i piedi ben saldi nella propria identità, autonomia e autorevolezza e con strumenti sempre più adeguati alle tante sfide e provocazioni di oggi e dei giorni a venire…

Continua e finisce su Patria Indipendente

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