Di Giuseppe e Babini Rosa
Nato a Lugo il 21 aprile 1904
Contadino Antifascista Nello stesso anno della sua nascita la famiglia si trasferisce a Cotignola. In questa località Luigi frequenta la scuola e, alla fine degli studi, trova occupazione come bracciante in lavori di campagna del luogo. Nell’aprile del 1933 si sposta a Grosseto. Qui continua a lavorare i campi per conto terzi e frequenta un giro di sovversivi , tra i quali i comunisti Vittorio Alunno ed Angiolo Rossi e l’anarchico Italo Giagnoni. Il 21 agosto 1937 Amadei espatria clandestinamente, con i citati Alunno e Giagnoni, a bordo di una modesta imbarcazione che, partita dal porto di Castiglione della Pescaia, raggiunge la Corsica: il veicolo è stato acquistato con le sottoscrizioni degli antifascisti maremmani. Approdati nel porto di Macinaccio, in seguito si spostano a Bastia. Dopo aver rifiutato l’invito ad arruolarsi nella Legione Straniera, Luigi riesce ad ottenere un lavoro nei pressi di Aiaccio. Qui stabilisce contatti con i compagni del P.C. d’Italia esuli in Corsica. Tramite loro si reca in Spagna e nell’ottobre del 1937 si trova nei pressi di Albacete. Si arruola nella 12a Brigata Internazionale “Garibaldi”, nella quale meriterà il grado di caporale. Nei primi giorni del gennaio 1938 è in licenza ad Albacete: da lì il 15 gennaio 1938 scrive ai compagni dell’U.P.I. (Unione Popolare Italiana) di Bastia.Nel febbraio del 1938 partecipa alle operazioni di Campillo, in Estremadura e, nel marzo-aprile, alla drammatica ritirata da Caspe all’Ebro. Nel settembre successivo combatte nell’eroica, commovente battaglia dell’Ebro. Nel dicembre del 1938 il suo nome figura nell’elenco dei combattenti antifranchisti italiani presenti nel Campo di Smobilitazione di Torellò, in Catalogna, al comando del quale si trova “Aldo Morandi”, cioè il siciliano Riccardo Formica, che in quel contesto è l’ufficiale più alto in grado dell’esercito popolare spagnolo. Intanto la solerte ed efficiente polizia politica fascista provvede nel settembre del 1938 ad inserire Luigi Amadei nel Bollettino delle Ricerche-Supplemento Sovversivi (il manuale dell’OVRA), quale arruolato nelle “milizie rosse spagnole”, per il provvedimento di arresto. Uscito di Spagna nel febbraio del 1939, Amadei riesce ad evitare l’internamento nei campi “della miseria e della fame” francesi. Nel 1941 è segnalato in Corsica e successivamente sul continente, in Francia, a San Nicolas (Dipartimento Haute –Garonne). Dopo la fine della seconda guerra mondiale, torna in Italia a Grosseto, dove sposa una ragazza del posto. In seguito si trasferisce a Casteldelpiano, sul monte Amiata, dove si esauriscono definitivamente le notizie che lo riguardano.